Buon compleanno Hemingway

Ernest Miller Hemingway (21 luglio 1899 – 2 luglio 1961).

Quando mi chiedono chi sia il mio autore preferito non riesco mai a dare un nome solo ma tanti: Fitzgerald, Bukowski, Fallaci, Eco, Austen. Flaubert, Shakespeare. E poi lui, l’immenso, l’irraggiungibile Ernest Hemingway.

Irraggiungibile come tutti i più grandi Artisti. Perché non tutti gli scrittori possono essere artisti ma pochi sono gli Artisti. Quelli che vivono per fare due cose, fare arte e soffrire, e nell’arte una cosa non necessariamente esclude l’altra. Non a caso i più grandi hanno deciso di porre fine alla propria vita: Vincent Van Gogh, Kurt Cobain, Virginia Woolf, Ernest Hemingway.

The story was writing itself and I was having a hard time keeping up with it.

da “A moveable feast”

Vitalità e distruzione convivevano in Hemingway. Per questo praticava la boxe e ostentava un machismo che, agli occhi di molti, può sembrare in contraddizione con gli ideali profondi di Libertà.

Come le persone, ci sono parole che sono fatte per stare insieme. La bravura di uno scrittore non è solo raccontare storie e stati d’animo ma anche scovare le parole giuste e unirle.

After writing a story I was always empty and both sad and happy, as though I had made love, and I was sure this was a very good story although I would not know truly how good until I read it over next day.

da “A moveable feast”

Ha vissuto la guerra e il tormento. Ha amato la Spagna, la Francia, l’Italia. Ha combattuto da soldato e si è arreso all’ultimo. E soprattutto ha amato. Un uomo che mette insieme le parole in maniera così sublime non può che avere amato una donna e l’umanità intera e morirne poi per la delusione.

Di notte mi corico al tuo fianco

E ho visto

La città fare volteggi e piroette.

da “88 poesie”, ed.Oscar Mondadori