“Il mio anno di riposo e oblio” di Ottessa Moshfegh
Se sei pigro e apatico questo è il libro che fa per te!
Read More “Il mio anno di riposo e oblio” di Ottessa MoshfeghLa cultura è anche una questione di stile.
Se sei pigro e apatico questo è il libro che fa per te!
Read More “Il mio anno di riposo e oblio” di Ottessa MoshfeghE se le donne fossero private di tutte le libertà e usate come uteri?
Read More “Il racconto dell’ancella” di Margaret AtwoodIl mio specchio, ovvero di come vivo con entusiasmo in una campana di vetro.
Read More “La campana di vetro” di Sylvia PlathTi sei fatto distrarre dalla minaccia sbagliata. La minaccia, per te, non è il capitalismo imperialista. La minaccia, per te, non sono i tuoi atti pubblici. La minaccia, per te, è la tua vita privata. È sempre stato così e sarà sempre così. Philip Roth, Ho sposato un comunista, p. 96 La mia love story con […]
Read More “Ho sposato un comunista” di Philip Roth“…Sono pronto a credere che i motivi della tristezza siano interni a me, riguardino me stesso: per come io non sono mai riuscito a essere come gli altri mi vogliono; per come non sono mai riuscito a soddisfare, veramente, nessuno, compreso me stesso; per come, nonostante i miei sforzi, non sono mai riuscito a essere […]
Read More “Professore di desiderio” di Philip Roth“Di colpo mi torna in mente come mia madre mi insegnava a pisciare stando in piedi! Ascolti, magari si tratta proprio dell’informazione che stavamo aspettando, la chiave per comprendere cosa abbia forgiato il mio carattere, la ragione per cui vivo in questa condizione, travolto dai desideri che ripugnano alla mia coscienza e da una coscienza […]
Read More “Lamento di Portnoy” di Philip Roth: un’analisi del senso di colpaEssendo un “dramma di memoria”, Lo zoo di vetro può essere rappresentato con insolita libertà di convenzioni. Fatto com’è di una materia delicata o tenue, ha bisogno di un’atmosfera ricreata con tocchi leggeri e di una regia sapiente e sottile. Tennessee Williams, Lo zoo di vetro, note di regia Chi ama leggere e chi ama […]
Read More “Lo zoo di vetro” di Tennesse Williams: istruzioni per l’usoLa parola è un simbolo e un piacere che succhia uomini e scene, alberi, piante, fabbriche e cani pechinesi. Allora la Cosa diventa la Parola e poi ritorna la Cosa, ma ordita e intessuta sino a formare un fantastico disegno. La Parola succhia il Vicolo Cannery, lo digerisce e lo espelle, e il Vicolo ha […]
Read More “Vicolo Cannery” di John SteinbeckQuesta è la vita come la si vede dal di fuori. Al meglio delle sue capacità, lo Svedese la vive come la viveva una volta. Ma ora è accompagnata da una vita interiore, un’orribile vita interiore di ossessioni tiranniche, tendenze soffocate, aspettative superstiziose, fantasie spaventevoli, conversazioni chimeriche, domande senza risposta. Notte dopo notte, insonnia e […]
Read More “Pastorale americana” di Philip RothC’è sempre un punto in cui il terrorista cessa di manipolare la Gestalt dei media. Un punto oltre il quale la violenza potrebbe benissimo aumentare, ma oltre il quale il terrorista è diventato sintomatico della stessa Gestalt dei media. Il terrorismo, come solitamente lo concepiamo noi, è correlato ai media in modo congenito. William Gibson, […]
Read More “Neuromante” di William Gibson